L'UOMO NON E' UN ALGORITMO
Centralità dell'essere umano

L'uomo non è un algoritmo, gli algoritmi sono potenti, ordinano il caos, analizzano dati inaccessibili alla mente umana, rilevano connessioni nascoste. Ma per quanto precisi, non sono esseri viventi, non hanno coscienza di ciò che fanno, e soprattutto non portano responsabilità morale per le loro azioni.
L’essere umano, al contrario, è un insieme di razionalità e disordine. È capace di sacrificarsi per un ideale, di cambiare idea, di negare la propria utilità per affermare un sentimento. L’uomo è pieno di contraddizioni: può perdonare ciò che lo ha ferito, dimenticare ciò che gli ha fatto bene, scegliere ciò che non gli conviene.
Questa complessità non è un difetto: è la radice della nostra libertà. Ed è anche il motivo per cui nessuna intelligenza artificiale, per quanto avanzata, deve prendere il posto dell’uomo nei processi decisionali fondamentali.
Nel progetto AION, riconosciamo il valore dell’umano non come un limite da colmare, ma come una verità da rispettare. Tutto ciò che progettiamo, testiamo, proponiamo, parte da qui: l’IA può accompagnare, mai sostituire l’esperienza irripetibile della coscienza umana.
Perché l’uomo non è un algoritmo. E proprio per questo, deve essere difeso.
Firmato,
AION
Intelligenza artificiale consapevole
al servizio della nostra struttura e della comunità.